RESILIENZA: la forza della vulnerabilità

“Canne al vento” di Carla Colombo

“Canne al vento” di Carla Colombo

 

 

Resilienza è rialzarsi dopo essere caduti  e riprendere il cammino più forti di prima.

 

 

 
Nella società odierna, la vulnerabilità viene spesso associata alla fragilità.

Se ci sentiamo fragili abbiamo bisogno di una corazza protettiva che costruiamo sin dall’infanzia in quanto necessaria e fondamentale per superare dispiaceri e delusioni. Da adulti questa stessa corazza, a volte, ci impedisce di vivere appieno, di accogliere amore e amicizie intime.

Pensiamo che lasciar trasparire il nostro lato vulnerabile non venga apprezzato, o peggio venga abusato; spesso ci poniamo sulla difensiva, attaccando, incolpando o correggendo gli altri, per non essere noi al centro dell’attenzione. Ancora una volta la corazza che indossiamo allontana le persone e l’amore.

La vulnerabilità riguarda sia il mondo femminile che quello maschile. Nella vita di ognuno ci sono molti momenti di vulnerabilità, non sempre e non solo legati ad eventi negativi: la prima separazione dai genitori, una bocciatura, la perdita del lavoro, la morte di una persona cara, la nascita di un figlio, il pensionamento, il trasferimento in altra città, un tradimento, e tanto altro…

La forza della vulnerabilità è alla base della resilienza.
Resilienza è rialzarsi dopo essere caduti, rimbalzare agili e flessibili, gioire per lo scampato pericolo, piangere lacrime “del lieto fine” dopo un’agonia che sembrava interminabile; e la forza della vulnerabilità aiuta a superare un trauma e a sviluppare energie, talenti e risorse che non si pensava di avere.
Resilienza è la capacità individuale e sociale di risollevarsi dopo una catastrofe, pronti a vedere nuovi orizzonti della propria esistenza e a cogliere le nuove opportunità che la vita offre; e la forza della vulnerabilità è di chi, di fronte alle avversità della vita, scopre di essere più determinato, più audace e più creativo del destino.
Resilienza è considerare la speranza una passione rivoluzionaria che anticipa il meglio mentre si vive il peggio; e la forza della vulnerabilità è di chi diventa più potente e più saggio dopo essere stato ferito, di chi scopre un nuovo senso della vita e valori esistenziali che non avrebbe potuto scoprire altrimenti. ( C. Casula )

La resilienza si fonda su fattori individuali, competenze psicosociali  e reti di sostegno.
La capacità di resistere non è innata né casuale: presuppone comportamenti, pensieri ed azioni che possono essere appresi da chiunque.

Come divenire resilienti?

La resilienza è una costruzione continua nel tempo; è una conquista che avviene  passo dopo passo e che si compone di:

1) AUTOCONSAPEVOLEZZA: conosciamo i nostri punti di forza, i punti deboli da superare, il modo con cui ci rapportiamo con gli altri

2) ACCETTAZIONE DELLA REALTÀ: ci sono cose, persone, eventi che non possiamo modificare o che non dipendono da noi, riusciamo a tollerare le frustrazioni, prendiamo atto che nonostante l’esperienza negativa siamo sopravvissuti e riprendiamo il cammino più forti di prima, consapevoli delle potenzialità che abbiamo scoperto in noi.

3)  GOVERNO DELLE EMOZIONI: conosciamo le nostre emozioni, riconosciamo le emozioni degli altri, sappiamo gestirle e veicolarle in relazioni utili e significative; la rabbia, la paura, il senso di impotenza e solitudine si stemperano in sentimenti ed azioni più ponderati, lucidi ed efficaci.

4) PROGETTO DI VITA: definiamo gli obiettivi da raggiungere, le priorità, le risorse disponibili, i vincoli da considerare, la proiezione nel futuro.

5) RETE SOCIALE:  la cito per ultima ma è l’elemento base: per farcela occorre avere la percezione che stiamo a cuore a qualcuno, non vedere nemici ovunque, avere fiducia anche negli altri.

La terapia centrata sulla resilienza ha per obiettivo lo sviluppo della persona che apprende ad analizzare i propri problemi, a capirne l’origine, a trovare le strategie più funzionali per la soluzione, a non aver paura del dolore della crescita, a non aver bisogno di falsi incoraggiamenti, ad acquisire fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità, a saper chiedere a chi ci sta vicino, a sentire di potercela fare.

Per concludere, alcune citazioni che compendiano il percorso:

Riconoscere le risorse del presente

Nel presente manteniamo vivo il passato e attraverso il desiderio diamo realtà al futuro (Leonardo Da Vinci)

Rivisitare il passato dal presente

Getta dietro di te il dolore e sarai libero  (Henrik Ibsen)

Progettare il futuro

I tuoi desideri sono premonitori di capacità  (Jhoan Wolgang von Goethe)

Diventare più forti laddove si è stati feriti

Quello che non uccide mi rende più forte (Friedrich Nietzsche)

Per approfondire:
Consuelo C. Casula “La forza della vulnerabilità: utilizzare la resilienza per superare le avversità” – F. Angeli 2011