Chat d’incontri: ‘bon ton’ e consigli per cuori in cerca d’amore
di Riccardo Zironi*
Ce n’è davvero per tutti i gusti: a ciascuno e a ciascuna la sua chat. Ci sono app che promettono di farti incontrare il principe azzurro o la principessa delle fiabe, altre progettate ad hoc per i fan del flirt o della scappatella senza pretese, e altre ancora dedicate alle persone «altamente istruite». Ci sono poi app specificamente gay e lesbo, come Grindr o Brenda. E chi più ne ha più ne metta.
Il mondo delle chat d’incontri è vastissimo e in un certo senso si suddivide in “regioni virtuali”, ognuna delle quali è caratterizzata da codici linguistici e comportamentali ben precisi. Per esempio, nel mondo gay, gli approcci più tipici sono «A o P?» (che, per chi non è del settore, sta per “sei attivo o passivo?”) oppure «Ospiti?» (che è già più comprensibile: la persona vuol sapere se l’interlocutore ha una casa libera a disposizione in cui eventualmente incontrarsi).
Dopotutto, approcciare qualcuno o qualcuna su una chat ha una differenza sostanziale rispetto ad attaccar bottone al pub, a teatro o nell’ufficio accanto: infatti sulle chat la comunicazione avviene quasi esclusivamente in forma verbale(si scrive, e tanto!) e per farsi comprendere meglio le persone tendono ad accompagnare le parole con emoticon. Certo, perché mancando le componenti del paraverbale e del non verbale, le “faccine” aiutano ad aggiungere un pizzico d’ironia a un testo o a scivolare in ammiccanti allusioni.
Alcune chat offrono addirittura ai clienti emoticon davvero creative, che possono essere utilizzate per far capire con un’immagine i propri gusti e le proprie fantasie sessuali. Si va dalla classica banana alla pesca succosa, dall’uomo con la barba (quello che la comunità gay chiama bear) al metro da sarta, che non necessita di spiegazioni più approfondite.
Le chat d’incontri non vanno assolutamente demonizzate – anche perché sempre più coppie nascono dopo un primo approccio online: tutto sta nel modo in cui vengono utilizzate. Se da un lato è vero che stare dietro a uno schermo consente ai fruitori di mantenere uno pseudo-anonimato, è conseguentemente vero che non si sa mai chi c’è dall’altra parte. E dopo alcuni messaggini, foto e condivisioni, spesso arriva il momento del fatidico incontro nella vita reale.
Ecco 5 consigli da tener presente se avete deciso d’iscrivervi a una chat d’incontri:
- Anche se vi siete costruiti la fantasia che dall’altra parte dello schermo si nasconda l’amore della vita, ricordate che l’altra persona può recitare una parte e inserire foto che non corrispondono al vero.
- Proprio perché non potete sapere a chi state scrivendo, non comunicate all’altra persona i vostri dati personali né inviate per alcun motivo foto hard: capita a volte che chi è dall’altra parte dello schermo chieda «eh dai, mandami qualche fotina!». Peraltro, in una recente sentenza della Cassazione, anche «mandare contenuti allusivi e sessualmente espliciti» a un minore costituisce reato di violenza sessuale (qui l’articolo del “Corriere della Sera”). Chi può dirvi se state chattando con un ragazzo o con una ragazza non ancora diciottenne? Senza contare che, ultimamente, si è anche molto diffuso il cosiddetto fenomeno del revenge porn, ossia «la diffusione sul web di immagini o video privati a sfondo sessuale a scopi vendicativi e senza il consenso della persona ritratta» (fonte: studiocataldi.it). Riassumendo, se non conoscete la persona con cui state chattando, limitatevi a scrivere senza entrare troppo nei dettagli del vostro privato.
- State scrivendo da alcuni giorni a una persona e sentite che c’è feeling? Volete incontrarla? Benissimo. Scegliete però un luogo frequentato da altre persone – come un bar o un pub, per esempio – cosicché, se non doveste sentirvi a vostro agio, possiate andarvene in qualsiasi momento.
- La persona con cui chattate vi invita a casa sua? Declinate gentilmente l’invito. Se non la conoscete, non serve rischiare. Per un primo incontro ci si può serenamente dare appuntamento in luogo più sicuro, magari per il classico caffè.
- Non dovete nulla alla persona con cui state chattando: se vi scrive frasi offensive o non vi sentite a vostro agio, avete tutto il diritto di bloccarla. Uno dei fenomeni tristemente diffusi online è il body shaming, e cioè lo schernire qualcuno o qualcuna per il proprio aspetto fisico: non fate il gioco di chi vi fa sentire inferiori o sbagliati, tagliate corto e salvaguardate la vostra autostima. In casi estremi – come le minacce o lo stalking – rivolgetevi alle autorità competenti.
Dopo avervi messi in guardia sui possibili rischi di una chat online, il consiglio che mi sento di dare è quello di fidarvi del vostro istinto, di quello che i più chiamano sesto senso. Non indossate maschere per risultare ciò che non siete (le mascherine sì, quelle sempre!). Non giova a nessuno. E quando avrete iniziato a frequentare la persona che vi ha colpito in chat, cercate di capire se fa per voi e se vale la pena costruire le basi per un futuro assieme.
* copywriter e autore, ama guardare al microscopio dell’anima il mosaico del vivere che ci circonda