Vita di coppia: come nasce, come tenere viva la relazione
Una coppia nasce per amore o per dovere: il per dovere, oggi nella realtà occidentale, è quasi scomparso; il cammino in due comincia di norma sull’onda dell’amore verso un partner che fa passare dall’IO al NOI.
L’amore non sorge per la prima volta nella società moderna, ma è nella società moderna che esso diventa il fondamento primario della coppia a e si qualifica come comunicazione interpersonale intima caratterizzata da un autosvelamento affettivo (si esprimono i sentimenti personali) e cognitivo ( si parla di tutto e ci si racconta) oltre che da una intimità sessuale .
La scelta del partner non è mai casuale. Si è attratti per scintilla ,una caratteristica dell’altro ci accende ; per affinità o complementarietà; per somiglianza o per differenza con il genitore di sesso opposto; per soddisfare bisogni e desideri, per rafforzare la propria identità.
Quando si forma una coppia ognuno trasporta sull’altro il proprio modello ideale che, il più delle volte, è percepito come complementare alla visione che si ha di sé stessi o, comunque, in grado di soddisfare le proprie richieste ( di aiuto, di accudimento…) Nel tempo si mettono continuamente alla prova le aspettative che ognuno ha dell’altro ed è a questo punto che, a volte, insorgono penosi conflitti: quando le aspettative sono disattese e la persona che ci si trova davanti non corrisponde più, nella realtà, al modello ideale.
Come possiamo affrontare questi momenti?
Cominciamo con il dire che c’è un’evoluzione comune a tutte le storie di amore perché la relazione di coppia passa attraverso tappe scandite da crisi praticamente annunciate che , se ben affrontate , possono essere superate e favorire la vita di coppia:
Tappa numero uno_ LA FUSIONE. Si è innamorati: ci capiamo senza parlare, la complicità è totale, l’intesa fisica è massima, ci si pensa e si è convinti di aver trovato la persona giusta. E’ l’illusione su cui si fonda la vita a due: si enfatizzano i pregi del partner e si minimizzano i difetti
Tappa numero due_ LA DE-ILLUSIONE . Si comincia ad avvertire la discrepanza tra la nostra visione ideale dell’altro e le caratteristiche reali del partner. Tale discrepanza diviene, a volte, troppo evidente ed intollerabile e, spesso, ci si fossilizza nel tentativo di trasformare l’altro per uniformarlo alla propria idea di partner perfetto. In più, nel tempo, emergono nuovi bisogni legati alla crescita personale di entrambi i partner e nuovi incomprensioni. E’ il momento in cui la tenuta di coppia si gioca sulla capacità di trovare insieme un accordo di vita più adeguato alle reali esigenze e possibilità.
Tappa numero tre_ L’AMORE MATURO. Si acquisisce consapevolezza di sè e dell’altro, si utilizzano costruttivamente le differenze, si riconoscono le aspettative irrealistiche, ci si inventa un modo ” originale” di essere coppia , si definiscono le giuste distanze tra dipendenza ed autonomia.
Come tenere viva la relazione
È opinione comune che sia inevitabile il fenomeno di una passione ardente che si intiepidisce progressivamente e infine si spegne. È davvero così? No, lo affermano studi e ricerche in atto. Sono stati evidenziati numerosi fattori, ma quattro capacità hanno una importanza speciale.
1) Passare dall’innamoramento all’amore maturo: si è trovato il proprio modo di stare insieme con comprensione e senza prevaricazione. Si fa un gioco di squadra in cui ognuno gioca il ruolo più congeniale, con complicità. Insieme si cresce e si ridefinisce la relazione in base al momento che si vive.
2) Avere una comunicazione efficace che permette di conoscersi, di esprimere il proprio punto di vista, di dialogare, di affrontare i problemi. La comunicazione è fatta di parole che segnano la relazione nel bene e nel male, ma ancora di più incidono i comportamenti, gli atteggiamenti, gli sguardi, la vicinanza.
3) Gratificare il partner: la relazione va coltivata, il partner va riconosciuto, legittimato, sostenuto. L’amore se non alimentato si spegne, occorre trovare il tempo per stare insieme, esercitare una “attenzione consapevole” all’altro rompendo le vecchie abitudini di pensiero.
4) Gestire i conflitti considerandoli parte integrante della vita di coppia per confrontarsi su punti di vista diversi, su opinioni contrastanti o per approfondire momenti di disagio e difficoltà. Non è il litigio in sè a rendere il clima teso e spegnere l’amore, ma il modo in cui si litiga. Se avviene in un contesto competitivo e se dilaga su tutto e tutti, il litigio diventa diventa l’occasione di offese, rivendicazioni, squalifiche del partner. La coppia vincente è quella in cui i partner sono capaci di negoziare e mediare le differenti esignze e di garantire ad ognuno l’espressione delle proprie necessità.
Tenere viva la coppia richiede impegno… ma può essere piacevole.